Integrazione tra sociale e sanitario nelle Case della Comunità in Lombardia

Book Cover: Integrazione tra sociale e sanitario nelle Case della Comunità in Lombardia

Workshop:

  • promosso dal Centro Studi di Politica e Programmazione Socio-Sanitaria dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS in collaborazione con la sezione lombarda dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI Lombardia)
  • presso l'Aula A dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS Via Mario Negri, 2 – Milano
  • mercoledì 26 febbraio 2025 ore 13-18
  • aperto a amministratori, operatori e attori impegnati nella realizzazione di queste strutture
  • con l'obiettivo di fare il punto su come nelle diverse realtà territoriali si sta portando avanti una integrazione tra sociale e sanitario che coinvolga le comunità e i territori, valorizzando il ruolo dei Comuni
  • per passare dalla rilevazione degli aspetti critici alla formulazione di proposte concrete, dando voce a esperienze locali, con attenzione particolare ai Comuni che ad oggi non sono sede di Case della Comunità.
Video degli interventi e materiali presentati

13.00 – 13.15 SALUTI INTRODUTTIVI - Alessandro Nobili - Clara Sabbatini - Elena Lucchini

13.15 – 13.30 INTRODUZIONE DEI LAVORI - Mauro Guerra - Giuseppe Remuzzi (diapositive)

13.30 – 14.30 LA SITUAZIONE DELL’INTEGRAZIONE TRA SOCIALE E SANITARIO NELLE CASE DELLA COMUNITÀ IN LOMBARDIA - Moderatore: Alessandro Nobili

14.30 – 16.00 ESPERIENZE A CONFRONTO DI INTEGRAZIONE TRA SOCIALE E SANITARIO -  Moderatore: Antonio Muscolino

Tavola rotonda

16.00 – 17.30 PROPOSTE PER L’INTEGRAZIONE - Moderatore: Angelo Barbato

Tavola rotonda - Antonino Zagari  - Giorgio Barbieri - Valentina Gritti - Gianni Rossoni - Pinuccia Dantino - Manuela Zaltieri - Discussione

17.30 – 18.00 CHIUSURA DEI LAVORI Alessandro Nobili - Sara Santagostino

Ne ha parlato

11.04.2025 - Lombardia Sociale

 

Laboratori tematici

Il percorso avviato con il workshop continua con l'attivazione di Laboratori tematici di confronto e formazione tra amministratori, operatori sociali e sanitari: la prospettiva è di giungere, sulle sei aree tematiche individuate, alla definizione di contenuti e proposte significative e condivise, che possano essere presentate in occasione di iniziative di informazione-formazione:

  1. Organizzazione e governance della rete dei servizi per la salute su 4 livelli: ASST, territorio del Distretto-Ambito Territoriale Sociale, territorio della Casa della Comunità, Microarea (piccolo comune, frazione, municipio, quartiere).
  2. Mappatura dei bisogni e delle risorse comunitarie nel territorio della Casa della Comunità.
  3. Meccanismi e strumenti di integrazione inter-professionale, inter-disciplinare e inter-settoriale.
  4. Le cronicità: fattori di rischio, malattie, disabilità, fragilità - Punto Unico di Accesso (PUA) - Unità di Valutazione Multidimensionale (VMD) - Supporto a famiglie e caregiver - Terzo settore nelle Case della Comunità.
  5. Coprogettazione di iniziative locali orientate a: promozione della salute comunitaria, informazione ai cittadini, salute e benessere dei giovani.
  6. Indicatori: di salute, di presa in cura, di attivazione comunitaria.

Le iscrizioni ai Laboratori tematici sono aperte sino a mercoledì 26 marzo tramite il link: https://forms.office.com/e/0x7JuTDzE2

Documenti preparatori

Cure domiciliari per i non autosufficienti

Book Cover: Cure domiciliari per i non autosufficienti

Contributo

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Accedi al capitolo "I sevizi Domiciliari"

Sullo stesso tema sono pubblicati due articoli di Laura Pelliccia che illustrano dati di un’analisi effettuata nell’ambito dei  Patto:

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Case della Comunità: alla ricerca di una “nuova” nozione di pubblico

Book Cover: Case della Comunità: alla ricerca di una "nuova" nozione di pubblico
Report:
  • frutto di una serie di seminari realizzati dal gruppo di lavoro sul Welfare del Forum Disuguaglianze e Diversità
  • propone di ragionare sulle Case della Comunità per sviluppare una riflessione ampia sulla funzione pubblica oggi e sul ruolo che lo Stato deve avere per garantire l’esigibilità del diritto alla salute da parte di cittadini e cittadine
  • si concentra sulle Case della Comunità nel settore sociosanitario, individuando quelle caratteristiche a cui ambire
  • propone esempi di buone pratiche già esistenti e operative in Italia

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Indice
  • Introduzione. Le case della comunità nel PNRR e nel DM 77
  • Le case della Comunità che vorremmo. Quattro tratti essenziali
    • L’Integrazione sociosanitaria
    • L’attenzione alle relazioni
    • La predisposizione al lavoro multidisciplinare e la valorizzazione del lavoro sociale e delle risorse della comunità
    • L’afflato universalistico
  • Perché non possiamo affidare le Case della Comunità solo ai privati
    • I limiti dei bandi
    • Il carattere “di parte” delle organizzazioni
    • I rischi di “degenerazione” delle organizzazioni private
    • I limiti aggiuntivi delle motivazioni del profitto
  • Ci vuole il pubblico. Ma attenzione a dire pubblico!
  • Le Case della Comunità come primo grande esempio di governo democratico  di bene comune dei servizi sociosanitari
  •  Buone pratiche
  • Allegato: Significati e cornici del concetto di “pubblico”

Esperienze preparatorie e percorsi di avvio delle Case della Comunità

Book Cover: Esperienze preparatorie e percorsi di avvio delle Case della Comunità

Obiettivi

Lo scopo di questo numero monografico dedicato alle Case della Comunità è duplice:

  1. da una parte, evidenziare come in Italia esitano esperienze realizzate negli ultimi anni in diversi territori che hanno cercato di mettere in pratica alcuni orientamenti paradigmatici del nuovo assetto dell’assistenza territoriale delineato dal DM 77 del 2022;
  2. dall’altra, presentare alcuni percorsi di avvio e transizione ad un nuovo assetto che muovono da specifiche sperimentazioni che coinvolgono i professionisti interessati, gli esponenti degli Enti di Terzo Settore e, in alcuni casi, i cittadini, i giovani, gli utenti dei servizi.

Parte I - Le esperienze

Le esperienze del primo tipo riguardano:

  • alcune Case della Salute che sono andate oltre l’assetto poliambulatoriale prettamente sanitario, sperimentando nuovi indirizzi operativi (l’Unità delle Cure Primarie, la sanità d’iniziativa, il volontariato e gli Enti locali), e sviluppando forme attive di partecipazione e coinvolgimento di comunità;
  • la costituzione di Medicine di Gruppo Integrate che si sono dotate di una sede unificata, di personale di segreteria clinica e presenza infermieristica, in collaborazione con il servizio sociale comunale, attività di educazione alla salute e partecipazione comunitaria;
  • esperienze di interprofessionalità (l’ambulatorio comune fra MMG e psicologi) o di sviluppo di nuove professionalità (Infermiere di Famiglia e Comunità) che hanno praticato nuovi metodi di lavoro sul campo come laboratori di sperimentazione di prossimità sociale e di lavoro di rete dei servizi socio-sanitari.

Parte 2 - Percorsi di transizione

Relativamente ai percorsi di transizione in atto, si documentano:

  • recenti sviluppi post-Covid di progettualità avviate negli anni precedenti relative a:
    • partecipazione giovanile
    • esperienze pilota di lavoro interdisciplinare e interprofessionale orientate al superamento delle diseguaglianze di cura
  • una serie di approfondimenti convergenti che si stanno sviluppando nel territorio parmense: queste sperimentazioni si caratterizzano per la loro focalizzazione basata sul coinvolgimento di tutti i professionisti e degli altri attori comunitari significativi.
INDICE

 - in grassetto i capitoli accessibili online da questo sito -

 - clicca qui per visionare gli abstract di tutti i capitoli -

Guida sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti

Book Cover: Guida sulla riforma dell'assistenza agli anziani non autosufficienti

Il libro del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza - Alla ricerca del futuro

  • strutturato come guida per promuovere la conoscenza della riforma dell'assistenza agli anziani non autosufficienti, avviata dal PNRR, e favorire il confronto pubblico
  • organizzato in quattro parti, di cui le prime tre corrispondono agli obiettivi della riforma:
    1. La costruzione di un sistema integrato che superi l’attuale frammentazione
    2. La definizione di nuovi modelli d’intervento coerenti con i bisogni ed il contesto attuale
    3. L’ampliamento dell’offerta per superare le criticità attuali
    4. Uno sguardo d’insieme sulla riforma e sulle sue prospettive