Esperienze dei MMG durante il primo picco epidemico di COVID-19 in Italia

Book Cover: Esperienze dei MMG durante il primo picco epidemico di COVID-19 in Italia
Esperienze dei MMG durante il primo picco epidemico di COVID-19 in Italia - uno studio qualitativo attraverso la tecnica degli incidenti critici:
  • Intende esplorare le esperienze vissute dai MMG italiani durante la prima ondata pandemica
  • Si avvale di una metodologia qualitativa che segue la tecnica degli incidenti critici, raccolti tramite questionario online
  • Riporta i risultati dell'analisi di 99 risposte che hanno evidenziato 8 fattori che hanno influenzato l'attività dei MMG, la cui conoscenza può essere utile per potenziare la risposta della medicina generale durante la prossima emergenza di salute pubblica.

Autori: P. K. Kurotschka, A. Serafini, M. Demontis, Arianna Serafini, Alessandro Mereu, Maria Francesca Moro, Mauro Giovanni Carta and Luca Ghirotto a nome del gruppo di ricerca R-Team del Movimento Giotto

Pubblicato su: Frontiers Public Health, 03 Febbraio 2021

Segnalato da: Alice Serafini - alice.serafini@hotmail.it

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Excerpt:

Da febbraio 2020, quando la malattia del coronavirus ha iniziato a diffondersi in Italia, i MMG sono stati chiamati a gestire un numero crescente di problemi di salute.

Questo studio mirava ad esplorare le esperienze e le pratiche di cura dei MMG italiani associate a "Incidenti Critici" durante la prima ondata della pandemia.

È stato applicato un disegno di studio qualitativo che applica la tecnica degli incidenti critici attraverso un sondaggio online. Sono stati raccolti dati sociodemografici e risposte aperte.

149 medici di medicina generale hanno risposto al sondaggio e 99 partecipanti hanno completato il sondaggio (tasso di abbandono = 33%).

Dall’analisi sono emersi otto temi che indicano fattori percepiti come impattanti sull'erogazione dell'assistenza dei MMG, legati all'organizzazione del sistema sanitario o legati alla gestione clinica dei pazienti.

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L'analisi ha rivelato difficoltà di comunicazione con altri servizi locali. Questo, insieme alla mancanza di coordinamento tra i servizi, è stato segnalato come una notevole prova.

L'Assistenza Primaria è stata percepita come sottovalutata e le criticità nell'organizzazione dei corsi di MMG, condotte in modo burocratico, hanno messo a rischio il contagio di alcuni tirocinanti.

Le tecnologie digitali adottate per le consultazioni a distanza dei pazienti sono state viste come strumenti utili per la pratica quotidiana ed hanno aiutano i medici di medicina generale a rimanere emotivamente connessi con i loro pazienti.

Inoltre, ha avuto un impatto positivo il miglioramento del rapporto MMG-paziente in termini di solidarietà tra pazienti e medici e rispetto delle regole.

Molti intervistati hanno riportato anche l'importanza della collaborazione professionale e del lavoro di squadra, in termini sia di supporto nelle questioni pratiche (per trovare DPI, diagnostica e linee guida) che di supporto emotivo.

Allo stesso tempo, la mancanza di risorse (es. DPI, tamponi) e di linee guida e protocolli specifici ha influito sull'erogazione delle cure.

In conclusione, i risultati suggeriscono che i MMG in Italia rischiano di essere lasciati indietro nella gestione dell'epidemia.

La comunicazione e il coordinamento tra i servizi sono essenziali e dovrebbero essere sostanzialmente migliorati e la ricerca sulle cure primarie dovrebbe essere finalmente avviata anche in Italia per raccogliere le evidenze contesto-specifiche delle cure primarie necessarie per migliorare la preparazione del sistema alle emergenze di salute pubblica e la qualità dei servizi di assistenza primaria.

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